Nell'ultimo articolo abbiamo parlato delle faccette in ceramica per i denti, prendendo spunto da un trend sempre più crescente evidenziato dall'associazione dentisti Torino, ovvero quello di un ricorso sempre maggiore allo sbiancamento dei denti e più in generale di una crescente attenzione all'estetica degli stessi.
Nell'articolo di oggi rimarremo sul tema dello sbiancamento dei denti, mettendo però da parte faccette e protesi dentarie di Torino per guardare ai rimedi quotidiani. Cresce infatti il ricorso ai costosi trattamenti permanenti o semi-permanenti, ma cresce ancora di più il numero delle persone che cercano di rendere i denti più bianchi con i rimedi fai da te casalinghi.
In testa ci sono senza dubbio i dentifici, quasi la totalità delle marche producono ormai modelli di dentifrici ad azione sbiancante, sempre più scelti da chi va al supermercato. Lo sbiancamento, o il presento tale, promette generalmente risultati dopo sole 2 settimane, ma è bene precisare che l'efficacia di questi prodotti si limita ad una rimozione delle sole macchie superficiali, inoltre se mal utilizzati possono anche provocare l'effetto contrario di ingiallimento a causa del logorio dello smalto dentale.
Il secondo posto lo occupano le “strips”, o striscette adesive che dir si voglia. Sono in molti a ricorrere a questo sistema, soprattutto per il costo molto più abbordabile rispetto al trattamento sbiancante fatto dal dentista. Si tratta di strisce adesive da applicare sui denti due volte al giorno, per almeno 2 settimane, gli agenti sbiancanti sulla striscia dovrebbero agire in questo lasso di tempo ed assicurare poi denti più bianchi per circa 6 mesi. I due difetti principali sono la scarsa efficacia del sistema ed il lunghi tempi necessari.
Il terzo metodo, per chi può permettersi di spendere qualcosa in più, sono le mascherine in silicone realizzate dal dentista sull'esatta forma dell'arcata dentaria. All'interno delle mascherine viene inserita una sostanza sbiancante in gel, che mantenuta sui denti dai 30 min alle 4 ore giornaliere per una settimana assicura poi denti più bianchi per almeno 5 anni. Il costo è superiore alle strips, ma l'effetto è sicuramente più duraturo ed efficace.
Per ultimi rimangono i rimedi della nonna, il massimo del low cost, che alla faccia di tecnologia e prodotti rivoluzionari rimangono sempre usatissimi dai più fedeli alle tradizioni. C'è chi si strofina foglie di salvia sui denti, chi bucce di limone e chi polpa di fragole. All'apparenza innocui anche questi interventi possono nascondere qualche rischio, in particolar modo nel caso di cibi acidi che potrebbero consumare lo smalto dentale.
E voi? Dentista o rimedi fai da te?
Nell'articolo di oggi rimarremo sul tema dello sbiancamento dei denti, mettendo però da parte faccette e protesi dentarie di Torino per guardare ai rimedi quotidiani. Cresce infatti il ricorso ai costosi trattamenti permanenti o semi-permanenti, ma cresce ancora di più il numero delle persone che cercano di rendere i denti più bianchi con i rimedi fai da te casalinghi.
In testa ci sono senza dubbio i dentifici, quasi la totalità delle marche producono ormai modelli di dentifrici ad azione sbiancante, sempre più scelti da chi va al supermercato. Lo sbiancamento, o il presento tale, promette generalmente risultati dopo sole 2 settimane, ma è bene precisare che l'efficacia di questi prodotti si limita ad una rimozione delle sole macchie superficiali, inoltre se mal utilizzati possono anche provocare l'effetto contrario di ingiallimento a causa del logorio dello smalto dentale.
Il secondo posto lo occupano le “strips”, o striscette adesive che dir si voglia. Sono in molti a ricorrere a questo sistema, soprattutto per il costo molto più abbordabile rispetto al trattamento sbiancante fatto dal dentista. Si tratta di strisce adesive da applicare sui denti due volte al giorno, per almeno 2 settimane, gli agenti sbiancanti sulla striscia dovrebbero agire in questo lasso di tempo ed assicurare poi denti più bianchi per circa 6 mesi. I due difetti principali sono la scarsa efficacia del sistema ed il lunghi tempi necessari.
Il terzo metodo, per chi può permettersi di spendere qualcosa in più, sono le mascherine in silicone realizzate dal dentista sull'esatta forma dell'arcata dentaria. All'interno delle mascherine viene inserita una sostanza sbiancante in gel, che mantenuta sui denti dai 30 min alle 4 ore giornaliere per una settimana assicura poi denti più bianchi per almeno 5 anni. Il costo è superiore alle strips, ma l'effetto è sicuramente più duraturo ed efficace.
Per ultimi rimangono i rimedi della nonna, il massimo del low cost, che alla faccia di tecnologia e prodotti rivoluzionari rimangono sempre usatissimi dai più fedeli alle tradizioni. C'è chi si strofina foglie di salvia sui denti, chi bucce di limone e chi polpa di fragole. All'apparenza innocui anche questi interventi possono nascondere qualche rischio, in particolar modo nel caso di cibi acidi che potrebbero consumare lo smalto dentale.
E voi? Dentista o rimedi fai da te?